
Sono passati oltre 5 anni da quando ho preso a cuore l’argomento lavoro, azienda, business ed è sorprendente quanto ho imparato “copiando” dalle persone e aziende che funzionano.
Parlando con molti imprenditori ho riscontrato che ci sono molte perplessità nel prendere come modello le grandi aziende per far funzionare le piccole medie imprese italiane ed hanno perfettamente ragione.
Le aziende leader americane per esempio, hanno strutture, strumenti che una azienda “normale” non possiede è anche vero che è possibile adattare alcuni dei modelli di riferimento con qualche accorgimento.
Ho letto centinaia di libri sull’argomento quindi ho incrociato più volte i dati delle aziende che hanno fatturati alti ed anche utili ed ho notato che ci sono alcuni denominatori comuni per il successo aziendale.
Mi occuperò come sempre di evidenziare i dati relativi alla gestione del personale, assunzioni, team di lavoro poiché è in questo che sono davvero esperto.
Le chiamo “Aziende Efficaci” e sono quelle aziende che si prendono cura dei loro lavoratori, motivandoli.
Si impegnano a creare un ambiente amichevole, di fiducia, in cui ogni membro del team è responsabile dei processi aziendali e possa godere lui per primo dei risultati.
In alcune aziende, la selezione del personale viene eseguita non solo da un responsabile delle risorse umane interno. C’è uno step aggiuntivo che consiste nell’essere intervistati dai lavoratori già presenti (nonché futuri colleghi) per ottenerne l’approvazione e l’assunzione.
Dopo questo primo step il candidato viene assunto in prova e solo dopo un certo numero di mesi il candidato viene confermato o respinto attraverso una votazione.
Il periodo di prova è importantissimo per capire e far capire al candidato se quella realtà è davvero la soluzione migliore per lui e per l’azienda e gli da modo di comprendere meglio dinamiche, valori e spirito che dovrà condividere se vorrà farne parte.
Questo passaggio per molti può risultare complesso e controproducente ed infatti se fine a se stesso, potrebbe non portare i risultati sperati.
Tutti i processi nuovi applicati in azienda devono avere uno scopo preciso.
Avere un gruppo iniziale che diventa squadra e che sceglie i propri compagni in base al loro potenziale, è efficace solo quando vengono rispettati tre punti fondamentali.
I tre principi cardine alla base della gestione di un team
- Piccoli gruppi: Le aziende efficaci ritengono che i team se ben progettati e formati possano ottimizzare i risultati individuali ai fini del successo aziendale se suddivisi in piccoli gruppi.
Molte aziende puntano sul collettivo mentre la maggior parte delle aziende punta sull’individualismo.
Piccoli gruppi, poco numerosi ma molto affiatati. - Metodi di lavoro: Le aziende efficaci ritengono che il miglior modo per aumentare i risultati sia adottare metodi di lavoro condivisi da tutti.
Quindi processi standard che possano permettere di mantenere il gruppo nella giusta direzione.
Esempi:
– Valutare in gruppo le assunzioni;
– Monitorare continuamente le prestazioni e le relative ricompense;
– Misurare e ottimizzare qualità e servizio. - Valori aziendali e trasparenza: il terzo principio fondamentale riguarda il NON avere segreti. Rendere partecipe il team dei risultati aziendali, premiare nel miglioramento e raccogliersi maggiormente per lavorare meglio nel momento in cui gli obiettivi pianificati non sono stati raggiunti.
Gli stipendi sono spesso nota dolente delle aziende, molti lavoratori hanno stipendi troppo alti che risultano un costo se rapportati ai risultati finali. Per altri il motivo è opposto, stipendi bassi rendono poco appetibile il posto di lavoro.
Il valore di un collaboratore ed il relativo compenso deve essere regolato a seconda dei risultati che porta individualmente e in gruppo.
Esempio:
Un dipendente che guadagna 1500 euro a prescindere dal suo impegno, non lo porterà ad impiegare sempre il massimo impegno, perché di fatto la stabilità del suo stipendio non dipende dalle sue prestazioni.
Se invece assumo un dipendente a 1100 euro ma concordo che al raggiungimento di un risultato “x” (ovviamente realmente raggiungibile), riceverà un premio di 400 € ed al raggiungimento di un risultato “y” 700 €, il collaboratore sarà maggiormente incentivato a fare di più per ottenere maggiore beneficio, avendo quindi maggiore attenzione di aiutare chi è in difficoltà per permettere a tutti di ottenere il massimo dei risultati.
Chiaramente i premi dovranno essere calcolati accuratamente.
IL GRANDE PROBLEMA
C’è un grave errore commesso da tutti, che è quello di pensare che basti mettere insieme un gruppo di persone “intelligenti” per ottenere risultati.
I gruppi nelle aziende possono avere anche risvolti negativi, alcuni individui performano maggiormente se lavorano individualmente e al contrario altri sfruttano la maggiore produttività dei colleghi per lavorare di meno.
Per arginare questo problema è importante stilare precisi protocolli e procedure che possano monitorare i reali sviluppi e risultati, chiarendo i metri di giudizio delle prestazioni e i premi di squadra.
Questi accorgimenti aumentano le probabilità che tutti gli individui contribuiscano al successo.
Morale
Spesso e volentieri non è cosi facile creare un gruppo e farlo diventare squadra, anche a causa del fatto che la maggior parte delle persone che entra in azienda ha una mentalità difficilmente già preparata per ottenere i risultati.
In molte delle aziende che ho visitato ho riscontrato due principali differente nei team di lavoro.
Le aziende con un gruppo di lavoro convenzionale concepisce il lavoro come un compito da eseguire senza alcun tipo di trasporto emotivo ed appartenenza, mentre le aziende efficaci hanno dei team con persone al loro interno che vedono il lavoro come una “vocazione” ed a volte come un’ossessione, sono affamate di risultati e vivono attivamente i successi e la vita aziendale.
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